
Oggi è il turno dei duri! Filippo Avesani e Diego Fascinella, coadiuvati da Marco Giacomelli, sono gli istruttori di MMA e KICK BOXING. In vista dell’inizio delle competizioni di arti marziali, li abbiamo raggiunti e intervistati.
Chi fa cosa tra voi due?
FILIPPO: Io sono istruttore di MMA…
DIEGO: … e io di Kick!
Diego da quanti anni sei in questo mondo di pazzi?
DIEGO: Ti assicuro che tra gli sport noi siamo tra quelli più normali… Allora… ne ho 40 dunque… da 20 anni. Ho iniziato proprio con il Kick Boxing, poi ho fatto Judo e lotta. Quando ho iniziato a fare MMA si chiamava ancora Valetudo. Alla fine ho scelto il primo amore e nel 2004 sono diventato istruttore di Kick.
Filippo, tocca a te!
FILIPPO: Ah… io sono quello giovane, in tutti i sensi, ho 31 anni. Ho iniziato a fare MMA nel 2007. Prima facevo Kick Boxing. Poi un giorno un mio amico, a cui avevano ritirato la patente per ebrezza, mi ha chiesto di accompagnarlo ad un corso di lotta. Da quel pomeriggio non ho più smesso. E, in quel pomeriggio, conobbi Diego! Una grande passione e un grande dedizione mi hanno permesso di diventare in breve istruttore di MMA. Ci completiamo: lui è più bravo nelle fasi di combattimento in piedi, data la sua preparazione di Kick, io nella lotta a terra.
Agonismo… parliamo di incontri, quanti ne avete fatti?
FILIPPO: Umh… pochi, sette di MMA a contatto pieno poi mi sono dedicato alle gare di submission grappling, ma queste non si contano… non si contano!
DIEGO: Io a contatto pieno, vuol dire senza alcuna protezione, ho fatto 35 incontri. Tantissimi, invece, quelli “light”. Di questi 35 ne ho persi solo 5 e ho fatto 3 pareggi. Ma mi sono portato a casa anche un naso rotto, due volte, costole incrinate, una lesione cornea e una decina di punti di sutura.
Dopo questo bollettino medico credo che continuerò a praticare il softball. Però, nonostante quello che dice, sembra che sia uno sport molto corretto… dopo l’incontro tutti amici!
FILIPPO: L’MMA, per esempio, visto da occhi inesperti, può sembrare una rissa da bar. Dietro invece c’è grande tecnica e sacrifici che non puoi nemmeno immaginare. Tu sai che il tuo avversario si è sottoposto alle tue stesse fatiche, e per questo merita tutto il tuo rispetto. L’obiettivo non è l’annientamento dell’avversario ma la sconfitta sportiva.
DIEGO: Ha ragione Filippo… MMA, come Kick, sono discipline corrette, c’è sempre un grande rispetto tra combattenti. Quando ti affronti non c’è spazio per le offese, sei concentrato sulla tecnica. Anche perché se perdi la testa perdi l’incontro. Dai tutto durante il match. E finsice lì.
A chi consigliate queste discipline di contatto fisico?
FILIPPO: Io le consiglio a tutti coloro che vogliono dimostrare qualcosa a sé stessi e mettersi in gioco. Non tutti devono farlo per poi combattere, ma anche solo per preparazione personale. L’unico limite è la forza di volontà: è uno stile di vita, serve una dedizione totale, allenamenti quotidiani e alimentazione controllata.
DIEGO: Aggiungo solo che lo consiglio anche alle persone molto timide, a coloro che hanno problemi a rapportarsi con gli altri.